Reverse Engineering, cos’è?

Reverse Engineering cos'è

Che cos’è il Reverse Engineering? Volete sapere cos’è il Reverse Engineering? Bene, continuate a leggere questo articolo per scoprirlo…

Il reverse engineering (o ingegneria inversa) è l’analisi accurata di un prodotto (che può essere un dispositivo elettronico, un software, etc.) al fine di riprogettare un secondo prodotto che riproduca le stesse funzionalità del primo, o parte di esse, e che sia in grado di interfacciarsi al prodotto originale.

In Informatica, il reverse engineering viene generalmente utilizzato quando una software house rilascia un prodotto chiuso, che utilizza formati proprietari, per scrivere programmi in grado di utilizzare gli stessi file (e quindi compatibili col primo programma) e che siano in grado di eseguire le stesse azioni del programma originale. Generalmente questo viene applicato al fine di evitare di violare le leggi sul copyright (installando il programma originale crackato), o a volte per eludere un brevetto.

In ambito militare, il reverse engineering è stato ampiamente utilizzato dall’intelligence delle nazioni per analizzare o copiare le tecnologie di altre nazioni.

Viene utilizzato anche per personalizzare sistemi embedded.

L’utilizzo del reverse engineering è legale in Italia (art. 64 della legge 633 del 22 aprile 1941, modificata dall’art. 5 del D. Lgs. 518/1992), ma solo se utilizzato per permettere l’interoperabilità tra i programmi. E’ invece vietato utilizzare l’ingegneria inversa per crackare programmi (disabilitare le protezioni di sicurezza al fine di poterli utilizzare gratuitamente) o aggirare restrizioni d’accesso in alcuni prodotti elettronici (ad esempio “sbloccare” i telefonini che permettono l’utilizzo solo con alcuni tipi di SIM, per poterli utilizzare anche con SIM diverse).

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