Manutenzione del pc: verificare la CPU

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Il terzo capitolo della serie Manutenzione del PC parlerà di come Verificare la CPU, chiamata anche processore (o più comunemente microprocessore).

Prima di procedere con la lettura dell’articolo, però, è necessario fare alcune precisazioni a riguardo: non esiste un software unico che tramite sistema operativo indichi se la CPU funziona o meno; esistono vari software che possono monitorare il modello della CPU installata e fornire tutte le caratteristiche tramite interfaccia grafica e programmi che “stressano” la CPU portandola al limite delle possibilità. Se ci si vuole limitare ad un’analisi base del proprio processore, per prevenire eventuali problemi futuri, basterà semplicemente monitorare la sua temperatura e prestare attenzione al fatto che quest’ultima non raggiunga il limite di criticità (che varia da CPU a CPU, ma in genere si attesta intorno ai 60-70°). Se, invece, si decide di procedere con un’analisi approfondita a livello hardware bisognerà tener presente che servirà un’elevata dose di manualità e di componenti sostitutive per effettuare tutti i test specifici. Quello che vi consiglio di fare, se volete procedere con questa seconda ipotesi ma non avete sufficiente esperienza, è quella di procurarvi dei vecchissimi PC, meglio se ancora funzionanti, ed effettuare qualche esperimento smontandoli e rimontandoli.

Cos’è la CPU?

Ma come consuetudine per la serie, prima fermiamoci un attimo per capire cos’è la CPU, come funziona, dove si trova e come valutarne l’efficienza in termini di prestazioni.

La CPU è il cuore del vostro computer, senza di lei nulla potrebbe funzionare e generalmente è anche il componente più costoso di tutto il PC. In sostanza, il suo compito è quello di rielaborare le informazioni che gli giungono dalla memora RAM, le quali a loro volta prelevano i dati dagli hard disk. Tutto il processo di lettura e scrittura dei dati è ovviamente molto elaborato, ma è inutile scendere in ulteriori tecnicismi. La CPU viene alloggiata in un apposito vano predisposto nella scheda madre chiamato socket; sopra di essa viene sempre posizionato uno strato di pasta termo-conduttiva che grazie al dissipatore installato sopra il processore disperde il calore generato dal processore. Attualmente gli unici produttori di CPU per PC sono Intel e AMD; queste due aziende si dividono abbastanza equamente la totalità del mercato. Esistono centinaia di CPU differenti disponibili per l’acquisto, per ogni esigenza e fascia di prezzo (dai €50 fino ad oltre €1,000). La “velocità” di un processore si misura in Ghz, e una CPU da 4.00 ghz è tendenzialmente più performante di una da 2.00 ghz, cioè per elaborare la stessa mole di dati impiegherà meno tempo. Ma prendiamo con le pinze questa affermazione che risulterebbe vera nel caso esclusivo si parlasse di processori ad un solo core e cioè il nucleo elaborativo di un microprocessore. In sostanza questa affermazione sarebbe sempre vera nelle CPU prodotte prima del 2005. Dal 2007 ad oggi, invece, sono state ideate diverse CPU multi-core partendo dai classici dual-core fino ad arrivare ai 68 core attuali (anche se per essere precisi si dovrebbe parlare di core fisici e virtuali, o threads). La cosa importante da tenere presente è che un maggior numero di core non corrisponde necessariamente ad una maggiore velocità. Molte aziende infatti, soprattutto di smartphone (è vero, qui stiamo parlando di PC, ma il concetto chiave è sempre lo stesso), spingono l’utenza a credere di avere necessità di un maggior numero di core per avere prestazioni incredibili. Non è così. Un maggior numero di core, al massimo, è necessario ai professionisti (ad esempio i grafici che lavorano sul rendering 3D), ma se il vostro utilizzo del PC è quello di navigare su internet, ascoltare musica e vedere in streaming qualche film, allora un quad-core potrebbe essere più che sufficiente (anzi, fin troppo). Ho un portatile dual-core acquistato nel 2012 ed ad oggi è ancora performante. Ad ogni modo per avere un’accurata idea di quanto può essere performante un processore al giorno d’oggi (al netto dei core, threads e ghz) è necessario procedere utilizzando programmi che ne misurano il valore con dei benchmark. A tal proposito vi rimando al sito Passmark-CPU Benchmark che tra le loro pagine pubblica una lista di tutte le CPU conosciute e dei loro relativi benchmark. Maggiore è il punteggio assegnato migliori saranno le prestazioni. Per ricercare il vostro processore vi basterà inserire il nome dello stesso nella casella di ricerca e premere sul pulsante Find CPU.

Verificare la CPU: Malfunzionamenti Comuni

Probabilmente leggendo queste prime righe dell’articolo vi sarete chiesti: ma cosa succede al mio PC se la mia CPU ha problemi? In questo paragrafo quindi vedremo quali sono i sintomi che possono far pensare ad un malfunzionamento del vostro microprocessore.

  • Il PC non si accende. Sicuramente uno dei sintomi più evidenti, ma non necessariamente causato dalla CPU. Possono essere infinite le variabili per cui un computer non si accende. In questo caso dovrete armarvi di estrema pazienza e provare uno alla volta ogni componente hardware del vostro sistema. Questo tipo di intervento richiede un elevato grado di esperienza, come spiegavo nel primo paragrafo dell’articolo.
  • La fatidica schermata blu (conosciuta anche come “blue screen of death”). Può dipendere da un malfunzionamento della CPU. Per distinguerla da altre schermate blu di errore ci vuole un po’ di esperienza. Il mio consiglio rimane quello di appuntarvi il codice errore e cercarlo su Google per avere maggiori informazioni a riguardo. Ricordate sempre che molto probabilmente lo stesso problema che avete in questo momento qualcuno potrebbe averlo già avuto in passato, e magari anche risolto!
  • Improvvisi blocchi totali di sistema. Mentre lavorate il PC si congela e siete costretti a riavviare, e magari una volta riavviato il pc ottenere una schermata blu al primo click. È un brutto segno!
  • Arresto totale improvviso e impossibilità di riaccendere il PC per circa 10 minuti, al termine dei quali è nuovamente possibile riaccendere il computer normalmente ed utilizzarlo fino al nuovo arresto improvviso. Questo è l’unico problema causato sicuramente dalla CPU e precisamente dalla sua temperatura. La prima cosa da fare è sicuramente aprire il case e rimuovere tutta la polvere accumulata nel tempo a livello del dissipatore che sta sopra la cpu. Poi sarebbe una buona regola anche cambiare la pasta termica che si trova tra cpu e dissipatore (probabilmente si sarà seccata negli anni).

Verificare la CPU: Misurare la febbre al processore!

Come dicevo prima, dopo aver rimosso tutta la polvere all’interno del case, sul dissipatore e cambiato la pasta termica, bisognerà tenere sotto controllo la temperatura del processore per evitare che questa torni ad aumentare troppo ed a farvi ripiombare a capofitto nel problema. Per eseguire questa verifica esistono diversi metodi:

  • Verificare la temperatura del processore dal BIOS. Per accedere al BIOS esistono vari modi, tutti simili, ma che variano a seconda della scheda madre e della versione BIOS installata. I modi più comuni sono quelli di premere F8, canc o tab sulla tastiera durante la fase di avvio del PC. Una volta entrati all’interno del BIOS dovrete cercare una voce con una dicitura simile ad “Hardware Monitor” oppure “CPU Tempertaure” e verrete a conoscenza della temperatura interna del processore, sia in gradi celsius che in fahrenheit.
  • Verificare la temperatura del processore da Windows. Esistono diversi programmi che svolgono questa funzione. Io vi consiglio di utilizzare Core Temp o hwmonitor. Per avere un analisi accurata accertatevi di prelevare la versione corretta in base ai bit del vostro sistema operativo. Una volta estratto l’archivio, vi basterà premere sull’eseguibile per avviare il programma ed avrete a disposizione la temperatura della vostra CPU in tempo reale. Grazie a questo software non solo avrete informazioni sulla temperatura attuale, ma potrete anche visualizzare quella che è la temperatura massima del vostro processore e cioè la temperatura oltre la quale il vostro processore si spegnerà.

Non vi serviranno altri metodi per misurare la “febbre” del vostro processore, anche se ovviamente ne esistono a migliaia. Ma le procedure che ho indicato sono più che sufficienti per avere un analisi accurata del vostro sistema e per capire quando intervenire.

Verificare la CPU: Se tutto funziona a meraviglia!

Non mi dilungherò a spiegare difficili pratiche come quelle dell’overclock, con il quale poter “spingere” il proprio processore oltre la sua natura (per questo ci vorrebbe un intero articolo a parte). Ma quando le temperature del processore sono ampiamente nei valori di norma e vi sentiti sicuri del vostro sistema potreste decidere di scoprire se la vostra CPU raggiunge la velocità, le performance e le statistiche promesse dalla casa madre. Per fare questo esistono alcuni programmi che stressano la CPU fino a portarla al limite. Da ricordare: quando si effettuano questi test è necessario avere sempre sott’occhio le temperature misurate con Core Temp in modo tale da evitare il surriscaldamento del processore ed incorrere in danni gravissimi. Ma vediamo insieme quali sono i migliori programmi per effettuare questo tipo di test.

  • Heavy Loud. Permette non solo di stressare la CPU ma anche di effettuare benchmark su hard disk, RAM e scheda video. Iniziare lo stress test è semplicissimo: lasciate il segno di spunta (il check) solo su CPU Usage e premete il pulsante play. In un batter d’occhio l’utilizzo della vostra CPU andrà al massimo e verificando le temperature con Core Temp per non più di 5-10 minuti potrete decidere se il vostro sistema è sufficientemente performante. Per eseguire il download dovrete collegarvi alla pagina ufficiale di Heavy Loud e selezionare la versione zip, se volete scaricare il programma portable, oppure la versionee .exe se volete eseguire l’installazione del software. Prestate sempre attenzione a scaricare la versione corretta in base ai bit del vostro sistema operativo.
  • Aida64. Forse il più famoso programma di stress CPU, essenzialmente fa le stesse cose di Heavy Loud ed è disponibile in versione di prova per 30 giorni al termine dei quali dovrete acquistare una licenza per continuare ad usarlo. Il mio consiglio è di non procedere all’acquisto a meno che non siate dei professionisti dell’overclock. Vi linko un video per visualizzare il funzionamento del software.

Come per la misura della temperatura, esistono numerosi altri programmi per stressare la CPU come Intel Burn Test (solo per processori Intel) che però, a detta di molti, affatica eccessivamente il processore con il rischio di incorrere in gravi conseguenze se non utilizzato con estrema cautela. Un software che invece fornisce un test più “fedele” e cioè che si basa sul possibile e reale utilizzo della CPU è Intel XTU (sempre per processori Intel).

Conclusioni sul Verificare la CPU

Come dicevo all’inizio dell’articolo per cercare di “riparare” possibili errori causati dal malfunzionamento della CPU è consigliabile rivolgersi ad un tecnico esperto per non incorrere in problemi gravi, oppure cercare con un po’ di manualità di prendere confidenza con vecchi PC. Se volete invece misurare la temperatura del processore o eseguire qualche blando stress test, le operazioni da eseguire sono veramente alla portata di tutti. Ma ricordatevi sempre di non perdere la concentrazione perché ogni errore in questo caso potrebbe essere fatale per la vostra CPU (e per il vostro portafoglio).

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